I rappresentanti della Santa Sede accolti da numerosi fedeli. Il primo incontro dedicato all’arcivescovo di Hanoi, del quale il governo vuole la rimozione. In programma incontri col Ministero degli esteri, per parlare di rapporti diplomatici, ma anche con l’Uffico per gli affari religiosi.
Hanoi (AsiaNews) – Accoglienza molto calda dei cattolici di Hanoi alla delegazione della Santa Sede, giunta ieri pomeriggio nella capitale. Il gruppo è guidato da mons. Pietro Parolin, sottosegretario per i rapporti con gli Stati, e composto da mons. Francisco Cao Minh Dung, che in Segreteria di Stato si occupa dei Paesi del sudest asiatico e da mons. Barnabé Nguyên Van Phunong, della Congregazione per l’evangelizzazione dei popoli.
La visita della delegazione, ospite del governo, comincia ufficialmente oggi e proseguirà fino al 21. Al loro arrivo, i rappresentanti del Vaticano (nella foto) si sono recati all'arcivescovado, davanti al quale erano raccolti numerosi fedeli, e hanno avuto un incontro, descritto come molto caloroso, con l’arcivescovo Joseph Ngo Quang Kiet.
La giornata si è conclusa con la celebrazione della messa nella cattedrale di San Giuseppe, ricolma di fedeli.
La visita della delegazione vaticana, per la 16ma volta a Hanoi, è stata annunciata dal governo vietnamita il 12 febbraio. A quanto riferito in quell’occasione dall’agenzia ufficiale VNA, il portavoce del Ministero degli esteri, Le Dung, ha precisato che nell’occasione ci saranno “discussioni” sulle “relazioni diplomatiche” con la Santa Sede.
Una successiva lettera del presidente dell’episcopato vietnamita, Peter Nguyen Van Nhon, ha reso noto che la delegazione vaticana ha in programma sia gli incontri con il Ministero degli esteri, come annunciato dalle autorità vietnamite, sia con l’Ufficio per gli affari religiosi. Quest’ultima occasione, in particolare, dovrebbe servire per affrontare la delicata questione dei contrasti cominciati lo scorso anno tra le autorità e la Chiesa, che hanno preso avvio per alcuni beni ecclesiastici, in particolare il complesso della ex delegazione apostolica ed i terreni della parrocchia di Thai Ha, entrambi a Hanoi, ma anche altre situazioni, come il convento di Vinh Long. All’inizio di quest’anno, poi, una direttiva del primo ministro afferma che nessuna delle 2250 proprietà requisite alla Chiesa vietnamita sarà restituita ai proprietari. Le controversie hanno visto processati e condannati alcuni cattolici e le autorità hanno a più riprese chiesto la rimozione dell’arcivescovo di Hanoi, mons. Joseph Ngo Quang Kiet, già respinta dai vescovi vietnamiti. Fonti locali ipotizzano che la richiesta verrà avanzata anche ai rappresentanti della Santa Sede.
Nel programma della delegazione vaticana figurano anche, naturalmente, incontri con l’Ufficio permanente dell’episcopato ed anche una visita alle diocesi di Thai Binh e Bui Chu, nel nord.
La lettera del presidente dei vescovi del Vietnam, contiene anche un invito a “intense preghiere come segno dell’amore per la Chiesa” e un accenno alla unità dei cristiani, che sembra un riferimento al Comitato vietnamita per la solidarietà dei cattolici, ultima edizione dei tentativi che il governo di Hanoi porta avanti dal 1955 per creare una”Chiesa patriottica” fedele al Partito comunista e non al Papa. Tutti falliti, ma che il governo, nel nuovo clima di tensioni, ha tentato di rilanciare nel novembre scorso.
Hanoi (AsiaNews) – Accoglienza molto calda dei cattolici di Hanoi alla delegazione della Santa Sede, giunta ieri pomeriggio nella capitale. Il gruppo è guidato da mons. Pietro Parolin, sottosegretario per i rapporti con gli Stati, e composto da mons. Francisco Cao Minh Dung, che in Segreteria di Stato si occupa dei Paesi del sudest asiatico e da mons. Barnabé Nguyên Van Phunong, della Congregazione per l’evangelizzazione dei popoli.
La visita della delegazione, ospite del governo, comincia ufficialmente oggi e proseguirà fino al 21. Al loro arrivo, i rappresentanti del Vaticano (nella foto) si sono recati all'arcivescovado, davanti al quale erano raccolti numerosi fedeli, e hanno avuto un incontro, descritto come molto caloroso, con l’arcivescovo Joseph Ngo Quang Kiet.
La giornata si è conclusa con la celebrazione della messa nella cattedrale di San Giuseppe, ricolma di fedeli.
La visita della delegazione vaticana, per la 16ma volta a Hanoi, è stata annunciata dal governo vietnamita il 12 febbraio. A quanto riferito in quell’occasione dall’agenzia ufficiale VNA, il portavoce del Ministero degli esteri, Le Dung, ha precisato che nell’occasione ci saranno “discussioni” sulle “relazioni diplomatiche” con la Santa Sede.
Una successiva lettera del presidente dell’episcopato vietnamita, Peter Nguyen Van Nhon, ha reso noto che la delegazione vaticana ha in programma sia gli incontri con il Ministero degli esteri, come annunciato dalle autorità vietnamite, sia con l’Ufficio per gli affari religiosi. Quest’ultima occasione, in particolare, dovrebbe servire per affrontare la delicata questione dei contrasti cominciati lo scorso anno tra le autorità e la Chiesa, che hanno preso avvio per alcuni beni ecclesiastici, in particolare il complesso della ex delegazione apostolica ed i terreni della parrocchia di Thai Ha, entrambi a Hanoi, ma anche altre situazioni, come il convento di Vinh Long. All’inizio di quest’anno, poi, una direttiva del primo ministro afferma che nessuna delle 2250 proprietà requisite alla Chiesa vietnamita sarà restituita ai proprietari. Le controversie hanno visto processati e condannati alcuni cattolici e le autorità hanno a più riprese chiesto la rimozione dell’arcivescovo di Hanoi, mons. Joseph Ngo Quang Kiet, già respinta dai vescovi vietnamiti. Fonti locali ipotizzano che la richiesta verrà avanzata anche ai rappresentanti della Santa Sede.
Nel programma della delegazione vaticana figurano anche, naturalmente, incontri con l’Ufficio permanente dell’episcopato ed anche una visita alle diocesi di Thai Binh e Bui Chu, nel nord.
La lettera del presidente dei vescovi del Vietnam, contiene anche un invito a “intense preghiere come segno dell’amore per la Chiesa” e un accenno alla unità dei cristiani, che sembra un riferimento al Comitato vietnamita per la solidarietà dei cattolici, ultima edizione dei tentativi che il governo di Hanoi porta avanti dal 1955 per creare una”Chiesa patriottica” fedele al Partito comunista e non al Papa. Tutti falliti, ma che il governo, nel nuovo clima di tensioni, ha tentato di rilanciare nel novembre scorso.